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Cosa fare in caso di un prestito non pagato
Tutti possiamo richiedere un finanziamento per aprire un’attività, comprare una macchina o realizzare un sogno ma purtroppo, per colpa della sfortuna, di imprevisti o di una cattiva gestione finanziaria, può capitare di non riuscire a pagare una o più rate. In questo articolo parleremo proprio di questo: di cosa succede quando si è in presenza di un prestito non pagato, bancario e non.

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Conseguenze di un finanziamento non pagato
Quando il richiedente non paga le prime rate, le banche o gli enti che hanno erogato il finanziamento, gli inviano un sollecito in forma scritta o orale, solitamente per posta o attraverso il telefono. In questi casi è sempre possibile recuperare mettendosi in contatto con l’istituto creditore e pagando quanto dovuto. I problemi iniziano quando le rate mancate si accumulano o scadono i tempi stabiliti dal contratto; in quel caso gli enti possono decidere di continuare con i solleciti, provare a emettere una sanzione applicando degli interessi di mora o chiedere l’intervento di un’agenzia di recupero crediti.
Se tutto questo non dovesse servire, il richiedente avrà commesso un reato e il creditore potrà denunciarlo, dopo avergli inviato una raccomandata in cui si evidenziano i termini del contratto e la somma totale a cui ammonta il rimborso mancato.
In questo caso, il richiedente verrà segnalato ai Sistemi di informazioni creditizie (SIC) e alla Centrale di Allarme Interbancaria (CAI), banche dati che si occupano di inquadrare finanziariamente il soggetto e i suoi mancati pagamenti, più comunemente chiamate come “liste dei cattivi pagatori”.

Non ho pagato il finanziamento. Rischio il pignoramento?
Una volta inseriti nelle liste dei cattivi pagatori, i soggetti non potranno più usare la carta di credito o richiedere un nuovo finanziamento di qualsiasi tipo per 2 o 3 anni, a seconda dei casi.
Inoltre, nel caso in cui il tribunale decreti la colpevolezza del richiedente, l’ente creditizio potrà valersi del pignoramento dei suoi beni per rientrare della somma. Le forme possibili di pignoramento sono 3:
- Dei beni mobili, come per esempio gli arredamenti o oggetti di particolare valore;
- Dei beni immobili, come case, ville o appartamenti;
- Dei crediti verso terzi, come gli stipendi, il conto corrente o la pensione.
Per evitare questo, si può sempre stipulare una cessione del quinto sul proprio stipendio che andrà a rimborsare il creditore fino a quando il debito non sarà estinto.
Saldo e stralcio finanziamento
Infine, grazie alla Legge n. 3/2012 sul sovraindebitamento, nel caso in cui il richiedente non abbia i mezzi per saldare il debito, il giudice potrà sempre stabilire il pagamento di un saldo e stralcio del finanziamento, che comporta la restituzione di una cifra stabilita sulle effettive possibilità del debitore che andrà ad annullare completamente il suo debito.
Non ho pagato il prestito dopo 5 o 10 anni. Quando va in prescrizione?
Se non è stato possibile pagare il debito, questo può andare in prescrizione. L’articolo 2946 del Codice Civile prevede la prescrizione di qualsiasi debito personale dopo 10 anni dal suo mancato pagamento. Decadono dopo 5 anni, invece, i debiti senza richiesta e contratto come per esempio prestiti fatti da amici, danni o utenze non pagati, ecc…

Sono garante di un prestito non pagato
In questo caso, ci dispiace dirvelo, ma non esistono scappatoie. Nel caso in cui ci si ritrovi nella sfortunata situazione di essere garanti di un prestito non pagato, si sarà legalmente vincolati al pagamento dello stesso. Insomma, toccherà sempre al garante farsene carico.
Non ho pagato il finanziamento ma ho venduto l’auto.
Contrariamente a quanto si è portati a pensare, non ci sono vincoli di sorta che impediscano al richiedente di un finanziamento di vendere il bene acquistato con lo stesso. Per spiegarci meglio, potrete sempre vendere qualsiasi bene acquistato con un finanziamento perché questo apparterrà a voi, non all’ente che vi ha dato la liquidità.
Ciò non toglie, però, che il ricevente dovrà comunque ripagare il finanziamento secondo i termini stabiliti dal contratto.
Prestito non pagato: cancellazione crif
La Centrale Rischi di Intermediazione Finanziaria è un ente privato che gestisce il SIC, che raccoglie tutte le informazioni creditizie su chi richiede o ottiene un finanziamento, con lo scopo di valutarne l’affidabilità. Come abbiamo scritto precedentemente, una volta che si è insolventi si viene segnalati al sistema che impedisce la richiesta di ulteriori prestiti per un periodo predefinito:
– 12 mesi dalla prima comunicazione nel caso di 1 o 2 rate pagate in ritardo, sempre che le successive siano pagate regolarmente;
– 36 mesi dalla data di estinzione prevista nel caso di prestiti non pagati.